alba, Città Creativa UNESCO per la Gastronomia
26-27 novembre 2023
FOOD FOR FUTURE FESTIVAL
Cibo in movimento
Il 26 e il 27 novembre le Langhe ospiteranno la prima edizione del congresso gastronomico Food For Future Festival – Cibo in Movimento: due giorni di convegni dedicati al futuro della ristorazione. Paese ospite: la Francia.
Con il contributo di
alba, Città Creativa UNESCO per la Gastronomia
26 e 27 novembre
Una terra capace di innovare mantenendo al centro l’essenza della tradizione
Alba Città Creativa UNESCO per la Gastronomia
Il 26 e 27 novembre 2023, presso il Teatro della Gastronomia in piazza Vittorio Veneto, Alba Città Creativa UNESCO per la Gastronomia ospiterà il “FOOD FOR FUTURE FESTIVAL – Cibo in movimento”. Un congresso gastronomico che darà risalto alla creatività di “innovatori” del mondo dell’enogastronomia e promotori della propria identità gastronomica, i quali sapranno offrire spunti di riflessione e soluzioni per un futuro del cibo più sostenibile.
Con la partecipazione delle città creative UNESCO di Biella, Bergamo, Denia (Spagna), Parma, Rouen (Francia), Santa Maria da Feira (Portogallo), Torino, Zhale (Libano)
25
“Piatti d’oro”
16
chef italiani
10
chef francesi
CITTà CREATIVE UNESCO
La Città di Alba – Città Creativa UNESCO per la Gastronomia – è come una grande cucina
dove materie prime di eccellenza vengono valorizzate con rispetto:
cuore pulsante attorno a cui si sviluppa un territorio unico,
contraddistinto da eccellenze agroalimentari, biodiversità
e varietà architettoniche custodite in un ambiente naturale
dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
il futuro della ristorazione
Food For Future Festival vuole essere…
Luogo di fermento culturale in cui parlare e confrontarsi sul futuro della gastronomia attraverso riflessioni dedicate al valore della biodiversità, della sostenibilità e della creatività in cucina coinvolgendo esperti provenienti dal mondo della ristorazione internazionale.
Per fare questo sono stati individuati due momenti di riflessione: la domenica, giornata dedicata all’Italia, alla creatività, alla biodiversità e alle interpretazioni sostenibili nel futuro della gastronomia.
Domenica 26 novembre sarà presentato un menu speciale in occasione dell’International Gala Creative Dinner all’interno delle gallerie del MUDET (il Museo del Tartufo di Alba che inaugura il 14 ottobre), in una sperimentazione di contaminazione tra culture internazionali che si metteranno alla prova con prodotti locali.
La giornata di lunedì 27 novembre sarà invece interamente dedicata alla Francia con interventi individuali mirati a scoprire, in primis con le nuove generazioni, il futuro della pasticceria e della cucina d’oltralpe.
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Due buoni motivi per partecipare
“Ad Alba prende il via un percorso prestigioso di confronto e condivisione sulle nuove strade su cui si muove il mondo della gastronomia con una particolare attenzione alla valorizzazione del sistema Italia anche favorendo un confronto con la realtà della cucina francese. Sarà un grande onore ospitare ad Alba gli importanti relatori che animeranno il dibattito incentrato sul futuro della gastronomia italiana e non solo.
Con questa iniziativa consolidiamo l’impegno di Alba Città Creativa finalizzato a valorizzare le eccellenze di una terra vocata all’enogastronomia che negli anni ha saputo dimostrarsi capace di innovare mantenendo al centro l’essenza della tradizione”.
Emanuele Bolla, Assessore al Turismo della Città di Alba
“Ad Alba sono tre anni che stiamo lavorando in modo importante su questi temi e il congresso di novembre sarà un modo per affrontare direttamente la discussione con gli operatori del settore, cercando soluzioni e confrontando le idee. Come in tutti gli ambienti – prosegue – anche nel mondo del food servono esempi, influenze in grado di essere motori e di donare la spinta verso il nuovo.
A questo riguardo ci siamo chiesti non solo dove siamo arrivati in Italia, ma anche che traguardo ha raggiunto e qual è il suo futuro attraverso gli occhi e le esperienze di giovani attori. E in Francia, invece? Rigore tecnico di lavoro e una gerarchia totalitaria che in Italia non esiste più sono indiscussi: questa è la scuola francese universalmente riconosciuta, ma lo stimolo d’oltralpe che ha raggiunto nelle loro esperienze Gualtiero Marchesi, Enrico Crippa, Carlo Cracco e altri importanti cuochi italiani fautori della nuova cucina italiana esiste ancora? Come si è trasformato? Non c’è più?”
Luciano Tona, Ambasciatore di Alba Città Creativa Unesco per la Gastronomia 2023